lunedì 22 agosto 2011

Antichi Sapori di Como

PIATTI *****
SERVIZIO ****
LOCALE ***
QUALITA’/PREZZO *****
(nb il massimo della votazione arriva a 5 stelline)

Piccola osteria di cucina tipica friulana, con pochi coperti e per questo bisogna sempre prenotare, ma il vantaggio è che ci si ritrova in un luogo accogliente e familiare.
L'unico difetto è che appena entrati faceva troppo caldo, ma la cena è diventata piacevole quasi subito con la fresca arietta che scendeva dalla valle sottostante, dove passa il fiume Cosia.

Antipasti:
Soutè di mare caldo (cozze, vongole, calamaretti, piovra, gamberetti)

Antipasto misto di pesce

Tartare di tonno

Secondi:
Grigliata mista di pesce

Coda di rospo alla griglia con verdure


Costo del menù a persona € 33.

Consiglio vivamente questo ristorante, perchè oltre ad essere contenuto nei costi offre piatti davvero buoni e gustosi.

venerdì 19 agosto 2011

Pranzo tedesco

Nonostante il caldo...oggi ho cucinato crauti con wuster, bè l'orto ha prodotto un pò di cavoli cappucci davvero buoni e bisogna ingegnarsi per consumarli al meglio!
Il lavoro più lungo è staccare, lavare e tagliare a striscioline sottili le foglie del cavolo.
Si taglia un pò di cipolla (la quantità varia a secondo dei gusti) e si fa rosolare con un pò d'olio.
Si unisce il cavolo e un pò di birra o vino bianco, si copre e si lascia andare fino a quando la verdura diminuisce di volume.
Successivamente ho messo una foglia d'alloro e ho regolato di sale e pepe.
Dopo 30-40 minuti si aggiunge un pò di aceto bianco, e una volta evaporato si può impiattare.
Nel mentre si fanno cucinare i wuster o in padella o sulla griglia.
Il tutto va servito caldo e accompagnato, per chi vuole, con della senape piccante.
Guten appetit!

Torta per Ferragosto

Crostata di ricotta e mascarpone con gocce di cioccolato.
Prima di tutto va fatta la pasta frolla, gli ingredienti sono: 300gr di farina, 130gr di zucchero, 180gr di burro, 1 uovo e una bustina di lievito in polvere per dolci.
S'impasta il tutto con molta calma, fino ad ottenere un composto omogeneo, si crea una palla e si lascia riposare.
Nel mentre si prepara la farcitura con: 250gr di ricotta, 250gr di mascarpone, 2 uova, 200gr di zucchero, 1 bustina di vanillina, 10 gr di fecola di patate, un pizzico di cannella e 100gr di cioccolato fondente a pezzetti.
S'inizia a mischiare con uno sbattitore elettrico la ricotta, i tuorli, la vanillina, la fecola, lo zucchero e la cannella.
Ottenuta una crema omogenea si unisce, mischiando con un cucchiaio, il mascarpone, i pezzetti di cioccolato e successivamente i tuorli a neve, sbattuti precedentemente.
Poi si fodera la tortiera con la carta da forno, si ricopre con la frolla la base, i lati e si lascia un pò per il "coperchio" della torta, per la guarnizione finale.
Una volta pronto il contenitore si versa la crema fino ad arrivare ai bordi della pasta e si livella la superficie.
Poi si decora a piacere il "coperchio" della torta, io ho scelto per l'occasione uno stampino a forma di stella, perchè associo il ferragosto a ricordi d'infanzia, quando si andava in spiaggia a vedere i fuochi d'artificio e il cielo era punteggiato da luminose stelle.
La crostata va cotta in forno già preriscaldato a 180°C, per 40-50 minuti.
Ecco il risultato...torta davvero morbida e golosa!

lunedì 8 agosto 2011

Cena con Dott.re Pedetti

Il dottor Pedetti è un contabile, ma coltiva con grande passione il cucinare e mangiare bene.
I suoi piatti sono molto ricercati per gli ingredienti ma soprattutto per gli abbinamenti.
Ogni suo piatto è una lunga sperimentazione verso l'esaltazione delle papille gustative...è difficile da spiegare e soprattutto da raccontare, anche perchè non svela mai le sue ricette, solo gli ingredienti di base ma tutto il resto è tabù...
Questa volta ha presentato un risotto a "strati", ecco in cosa consistevano:
1. letto di salsina a base di acciughe (mangiarla da sola era impossibile... molto ma molto salata).

2. spolverata di buccia di limone.

3. sopra la salsa viene messo il riso, che è stato cotto aggiungendo solo dell'acqua calda, perchè deve essere neutro e di "passaggio" tra lo stato di base e quello finale.
Per amalgamarlo e renderlo così bianco è stato aggiunto solo del mascarpone a fine cottura.

4. ultimo strato...consiste in un medaglione di cacao amaro con della paprica forte.

Bè che dire...piatto davvero particolare ma buono.
Appena servito si sente fortissimo l'aroma che sprigiona la buccia del limone.
Nel primo assaggio (dall'esterno del piatto) la salsina non è più così forte, ma viene alleggerita dal riso.
Seconda forchettata, con curiosità si prova la parte con il cioccolato, che nel mentre si scioglie sopra il riso ancora caldo.
In bocca iniziano una serie di sensazioni tutte legate tra loro, meravigliose..
salato, limone e amaro...sembra assurdo ma era davvero ottimo, studiato fino all'ultimo dettaglio dal dottore, nulla è fatto a caso ma è tutto calcolato.
La presentazione del piatto era molto raffinata, con l'aggiunta di qualche fiore secco (solo per decorazione).

sabato 6 agosto 2011

Pollo alla birra

Oggi mi sono destreggiata tra i fornelli con delle anchette posteriori di pollo...
Ecco quello che ho fatto!
Per tre persone un'anchetta a testa, ma prima ho tagliato una cipolla a pezzetti e l'ho fatta rosolare con un pò di pancetta a cubetti.
Poi ho aggiunto il pollo, l'ho fatto dorare un pò sui due lati, ho messo 2 cucchiai di spezie preparate per arrosto e un pò di pepe.
Successivamente ho aggiunto abbondante birra (la nostra birra fatta in casa la "killer star", birra dorata natalizia, molto speziata), ho coperto la pentola e ho lasciato andare per un bel pò, ma credo che il piatto è venuto buono per questo...in cucina ci vuole il suo tempo e la cottura è fondamentale...poi oggi ho esagerato lasciando andare il tutto per un'oretta e mezza.
Poi va sempre controllata la pietanza sul fuoco, visto che c'era tanto sughetto ho lasciato andare anche senza coperchio per far evaporare un pò di liquido.
Risultato?!... eccolo!!

giovedì 4 agosto 2011

Ittiturismo La Terrazza, Muggia (TS)


PIATTI *****
SERVIZIO ****
LOCALE *****
QUALITA’/PREZZO *****
(nb il massimo della votazione arriva a 5 stelline)

Muggia, è il comune più a sud della regione Friuli-Venezia Giulia, prorpio a confine con la costa slovena.
Ottimo ristorante, dal cibo allo scenario che circonda.
C'è un menù fisso ma varia a seconda di cosa pescano, e mangiare del pesce fresco fa la differenza nel sapore.

Per iniziare, come antipasto: impepata di cozze.

Premetto che inserisco foto di tutti i piatti dei commensali, ma assaggiando qua e là tutto era davvero squisito.

Pasta alla marinara

Grigliata mista del giorno con:seppie, acciughe, sgombri e rombo.

Seppie con la polenta

Sardoni fritti

Rombo con polenta

Calamari fritti

Bevande: vino frizzante Pinot Chardonnay I.G.T. 11,5°
Per finire sorbetto al limone.
Costo del menù a persona (antipasto, primo e secondo) € 28.

Anche se fuori portata consiglio vivamente questo ristorante.
Comunque quando si viaggia provate e gustate i piatti locali, non cercate cose conosciute e di casa.
Sembra una cosa scontata...ma purtroppo non lo è.

Ma è da mangiare?

Piatto che mi ha messo davvero in difficoltà nella mia visita a Trieste è stato il risotto al nero di seppia.
Premetto che io mangio pesce da tre anni a questa parte...un "uccellino" è riuscito a convincermi che nella vita mi perdevo dei cibi favolosi, così a poco a poco ho iniziato a provarlo, a conoscerlo ed infine ad innamorarmi.
Ma un piatto così NERO, mi bloccava la prima forchettata...ma una volta assaggiato...
mmmmmmm!!!Delizioso!
Ecco qui la versione di nonna Graziella, con l'aggiunta di seppie.

Visita a Trieste!!

Dopo un'estate "complicata", mi sono concessa 3 giorni di vacanza nella bellissima Trieste! Pochi... ma davvero intensi!
Ricchi di visite in posti bellissimi, conoscenze con persone splendide, mega mangiate e grandi bevute!
Molto ospitali i nonni del mio moroso, soprattutto nonno Sergio, cuoco di casa e buongustaio, che ha preparato chili di ghiottonerie.

Questo è il favoloso piatto che mi si è presentato il primo giorno, a base di carne:
roast beef tenerissimo, ćevapčići al forno(tipiche polpettine di carne trita speziata di origine slava), patate al forno con cipolle, zucchine e melanzane.

A seguire torta della nonna, una schiacciata (ma non di mele) di pere dell'orto.. davvero ottima e morbidissima!

Per digerire e chiudere il gustoso pranzo lo slivovitz, è un'acquavite ricavata dalla fermentazione di prugne.
Tutto accompagnato da un panorama davvero unico!

Voglio ringraziere oltre i "triestini", Luca e Gigi, per avermi portato a Trieste.